Il marchio

Il marchio identificativo della liuteria cremonese, fortemente voluto dalla Camera di Commercio di Cremona unitamente al Consorzio Liutai & Archettai “Antonio Stradivari” CREMONA e dalle Associazioni artigiane ed appoggiato dall’Unione Regionale delle Camere di Commercio e dalla Regione Lombardia, rappresenta il tentativo di valorizzare la liuteria cremonese contemporanea nel mondo. Una scommessa importante di riqualificazione di un settore dell’artigianato artistico tradizionale che, basato tuttora su tempi e tecnologie del passato, risulta penalizzato dalle moderne logiche economiche di standardizzazione industriale e di commercializzazione dei prodotti.

 

L’istituzione del marchio Cremona Liuteria risponde dunque alle esigenze di sviluppo professionale del settore, costituendo un primo fondamentale passo per la tutela e la garanzia degli strumenti cremonesi.

La tutela

Il Regolamento adottato dal Consorzio Liutai “Antonio Stradivari” – CREMONA – organismo gestore del marchio – stabilisce per i consorziati l’impegno ad osservare la massima integrità morale nell’esercizio dell’attività liutaria. Impone inoltre il rispetto – in tale ambito di attività – delle leggi vigenti ed in particolare quelle sul lavoro, sul commercio e sulla concorrenza e l’adozione di tecniche e pratiche costruttive non deleterie per l’immagine artistica della liuteria cremonese tradizionale.

Ribadendo tali principi, nel regolamento d’uso del marchio collettivo il Consorzio detta le regole cui devono attenersi sia i liutai iscritti che i licenziatari per ottenerne l’uso:

  • Essere iscritti all’albo artigiani ed avere una specializzazione con particolare riferimento ai seguenti strumenti musicali: violini, viole, violoncelli, contrabbassi, viole d’amore, viole da gamba, strumenti a pizzico, arpa e chitarra
  • Svolgere la propria attività produttiva nel territorio della Provincia di Cremona

Inoltre gli strumenti dovranno:

  • Essere realizzati senza l’impiego di attrezzature o tecnologie utilizzate per la fabbricazione industriale o su larga scala
  • Essere verniciati senza utilizzo di verniciatura a spruzzo sia esso a compressione che a bocca
  • Essere prodotti e finiti all’interno dei propri laboratori senza utilizzare semilavorati industriali se non per le parti accessorie di seguito elencate: ponticelli, tastiere, capotasti inferiori e superiori, mentoniere, anime e filetti per gli strumenti
  • Essere prodotti con i seguenti materiali: legno di abete, acero, ebano, salice, pioppo, palissandro, mogano, cedro e/o altre essenze tradizionalmente utilizzate nella costruzione degli strumenti
  • Essere costruiti nel rispetto delle tecniche di lavorazione tipiche della tradizione liutaria cremonese e sue evoluzioni